Progetto "Dipartimenti di eccellenza" 2018-2022

Il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia è “la struttura di riferimento del Politecnico di Torino nelle aree culturali che studiano i fondamenti della materia e dell'energia, la loro trasformazione, e le relative applicazioni ingegneristiche”, come riportato nel documento di Missione

In questo quadro il DISAT promuove, coordina e gestisce

  1. la ricerca fondamentale,
  2. la ricerca applicata,
  3. il trasferimento tecnologico
  4. i servizi al territorio

in molteplici ambiti, strettamente interagenti (fisica della materia, delle nanotecnologie e delle interazioni fondamentali; fisica applicata; ingegneria fisica, chimica, alimentare e dei processi sostenibili; chimica; scienza e tecnologia dei materiali; metallurgia; materiali e processi per la bioingegneria), spaziando dal concepimento di nuovi prodotti e processi, al loro sviluppo modellistico e sperimentale, alla progettazione su scala pilota e industriale, e al loro controllo, conformemente a dettami di qualità e sicurezza.

Le aree nelle quali il DISAT sviluppa principalmente la sua azione di ricerca sono l’Area 09 (Ingegneria Industriale e dell’Informazione), l’Area 03 (Scienze Chimiche) e l’Area 02 (Scienze Fisiche): al 1/1/2017 62 professori e ricercatori operano nell’Area 09, 18 nell’Area 03, e 49 nell’Area 02. Si contano poi 2 docenti nell’Area 01 (Scienze Matematiche e Informatiche).

Il DISAT presenta delle caratteristiche peculiari di eccellenza che lo rendono unico rispetto ad altri dipartimenti, non solo nel Politecnico di Torino, ma anche su scala regionale e nazionale.

L’ISPD (Indicatore Standardizzato della Performance Dipartimentale) conseguito da DISAT è stato pari a 95.5, valore ben sopra la media per le Aree 09 e 03, cosa che lo pone come il primo dipartimento nell’Area dell’Ingegneria (09) all’interno del Politecnico di Torino.

L’eccellenza della ricerca condotta al DISAT è emersa in seno alla VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) 2011-2014 in particolare nelle Aree 09, dove il Dipartimento ha conseguito un voto medio normalizzato pari a 1.17, collocandosi in posizione 26 su 140, e nell’Area 03, dove ha conseguito un voto medio normalizzato pari a 1.18, collocandosi in posizione 12 su 114.

L’attività di ricerca di DISAT viene condotta da 13 gruppi di ricerca, composti da persone che collaborano su specifiche tematiche (teoriche, sperimentali, tecnologiche e/o modellistiche). Ciascun gruppo di ricerca, costituito mediamente da 8/10 ricercatori strutturati, è caratterizzato da una ben precisa missione, e si dà obiettivi di ricerca triennali in occasione della compilazione della SUA-RD (Scheda Unica di Ateneo – Ricerca Dipartimentale).

In vista della compilazione della SUA-RD 2014-2016 un approfondito dibattito è stato promosso all’interno dei gruppi di ricerca del DISAT con l’obiettivo di individuare gli obiettivi strategici per i quali prevedere una intensificazione delle attività di ricerca e delle aggregazioni, ovvero il consolidamento di una posizione scientificamente autorevole già maturata. In particolare, i settori di ricerca strategici in cui si prevede una intensificazione delle ricerche sono i seguenti:

  • materiali innovativi per applicazioni nell’ambito della salute e della protezione individuale;
  • grafene e materiali 2D per applicazioni avanzate;
  • sistemi avanzati di produzione di materiali e manufatti via additive manufacturing e smart manufacturing (Industria 4.0);
  • biochimica, bioingegneria e bio-raffinerie;
  • riuso e valorizzazione della CO2;
  • neuroscienze, biologia molecolare e computazionale;
  • nuove tecnologie per l’industria alimentare.

In questo quadro si innesta il progetto “Dipartimenti di Eccellenza” che DISAT intende sfruttare con l’obiettivo primario di dotarsi di un centro di eccellenza per la microscopia ionica, elettronica, ottica e a forza atomica, integrante strumenti spettroscopici, con gli obiettivi di (i) colmare il gap attualmente esistente tra il Dipartimento e le strutture analoghe esistenti nei più prestigiosi Atenei mondiali;(ii) mettere a disposizione dei ricercatori gli strumenti che consentiranno loro di fare un ulteriore salto di qualità nelle loro ricerche; (iii) investire in apparecchiature di significativo valore difficilmente acquisibili altrimenti; (iv) concentrare gli investimenti in una direzione focalizzata, capace di consentire una realizzazione rapida e ben monitorabile del progetto.

Si presenta qui il progetto, con particolare riferimento a: