Progetto "Dipartimenti di Eccellenza" 2023-2027

Il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia è “la struttura di riferimento del Politecnico di Torino nelle aree culturali che studiano i fondamenti della materia e dell'energia, la loro trasformazione, e le relative applicazioni ingegneristiche”, con particolare attenzione ai materiali e ai processi coinvolti nella transizione energetica e nella decarbonizzazione, ispirandosi ai principi dell’economia circolare e della sostenibilità, come riportato nel Piano Strategico Dipartimentale.
In questo quadro il DISAT promuove, coordina e gestisce:

  • la ricerca fondamentale,
  • la ricerca applicata,
  • il trasferimento tecnologico/impatto sociale,
  • i servizi al territorio,

in molteplici ambiti multidisciplinari, strettamente interconnessi e interagenti (e.g., ingegneria chimica, fisica, dei materiali, alimentare e dei processi sostenibili; chimica e chimica applicata alle tecnologie; scienza e tecnologia dei materiali; metallurgia; materiali e processi per la bioingegneria; fisica della materia, delle nanotecnologie e delle interazioni fondamentali; fisica applicata).

La ricerca spazia dal concepimento di nuovi materiali, la loro sintesi e applicazione in dispositivi innovativi, nonché la loro caratterizzazione avanzata, anche grazie alla modellazione teorica e computazionale, alla loro trasformazione in prodotti innovativi e relativo sviluppo dei corrispondenti processi produttivi, inclusa la progettazione su scala pilota e industriale, e successivo controllo, conformemente a dettami di qualità, sostenibilità e sicurezza.
Le aree CUN nelle quali il DISAT sviluppa principalmente la sua azione di ricerca sono:

  • Area 09 (Ingegneria Industriale e dell’Informazione),
  • Area 03 (Scienze Chimiche),
  • Area 02 (Scienze Fisiche)

Al 1/1/2023 76 professori e ricercatori (di cui 13 a tempo determinato) operano nell’Area 09, 20 professori e ricercatori (di cui 3 a tempo determinato) nell’Area 03, e 60 professori e ricercatori (di cui 16 a tempo determinato) nell’Area 02.

Si contano poi 5 professori e ricercatori (di cui 4 a tempo determinato) nell’Area 05 (Scienze Biologiche) e 1 professore nell’Area 01 (Scienze Matematiche e Informatiche).

Il DISAT presenta delle caratteristiche peculiari di eccellenza come testimoniato dal valore di ISPD (Indicatore Standardizzato della Performance Dipartimentale) ottenuto negli ultimi due esercizi di valutazione della qualità della ricerca (VQR 2011-2014 pari a 95.5; VQR 2015-2019 pari a 99.5). In particolare, nella VQR 2011–14 il DISAT si è collocato in posizione 26 su 140 nell’Area 09 e in posizione 12 su 114 nell’Area 03 e tali risultati hanno permesso la partecipazione, con esito positivo, al corrispondente bando "Dipartimenti di Eccellenza" (https://www.disat.polito.it/focus/progetto_dipartimenti_di_eccellenza). Gli ottimi risultati sono stati confermati nella VQR 2015–19.

Vale la pena sottolineare che nell’Area 03 (III quartile) e 09 (IV quartile) il DISAT risulta primo in Italia, non solo nella graduatoria dei profili del personale permanente e reclutato, ma anche in quella dei profili del solo personale reclutato, a sottolineare l’eccellenza perseguita nelle nuove assunzioni. I risultati dell’Area 03 possono essere ascritti al SSD CHIM/07, primo in Italia nel IV quartile con una valutazione media dei prodotti di 0.93, a pari merito con l’Università di Roma Tor Vergata, a fronte però di un numero di lavori conferiti significativamente superiore.

La ricerca in DISAT viene condotta da 13 gruppi di ricerca impegnati su tematiche teoriche, sperimentali, tecnologiche e modellistiche grazie a un alto numero di progetti finanziati, che spaziano - tra gli altri - dalla sintesi e caratterizzazione di materiali per l’accumulo dell’energia, allo sviluppo di processi per il riuso della CO2 e per la produzione di idrogeno da fotovoltaico di nuova generazione, all’additive e smart manufacturing, ai materiali innovativi per l’industria alimentare e per applicazioni nell’ambito della salute e della protezione individuale, delle neuroscienze e della biochimica/bioingegneria molecolare e computazionale. Queste attività si svolgono in oltre 100 laboratori. Ciascun gruppo di ricerca è caratterizzato da una ben precisa missione e si è dato obiettivi di ricerca triennali in occasione del piano strategico dipartimentale.

Nell’ambito di tale quadro progettuale, si innesta il progetto “Dipartimenti di Eccellenza” per il periodo 2023–27", che segue l’approvazione della proposta per il periodo 2018–22 , il cui finanziamento ha permesso la costituzione di un centro di eccellenza per la microscopia ionica, elettronica, ottica e a forza atomica, integrante strumenti spettroscopici. Con il nuovo progetto “Dipartimenti di Eccellenza” per il periodo 2023–27, DISAT vuole consolidare la posizione scientificamente autorevole già maturata potenziando le attività di ricerca nell’ambito della chimica dei materiali per la transizione energetica sostenibile, con particolare attenzione ai seguenti settori altamente strategici:

  • sviluppo di materiali innovativi per l’accumulo di energia quali batterie, supercapacitori e superconduttori,
  • sviluppo di tecnologie per la cattura, riduzione e conversione di CO2 in sostanze ad alto valore aggiunto tramite processi catalitici, elettrochimici, biologici e fotocatalitici/fotosintetici,
  • sviluppo di materiali e processi per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili.

Nello specifico, ci si propone di raggiungere i seguenti obiettivi primari:

  • colmare il gap attualmente esistente tra il DISAT e le strutture analoghe esistenti nei più prestigiosi Atenei mondiali,
  • mettere a disposizione dei ricercatori gli strumenti che consentiranno loro di fare un ulteriore salto di qualità nelle loro ricerche,
  • investire in apparecchiature di significativo valore difficilmente acquisibili altrimenti,
  • concentrare gli investimenti in una direzione focalizzata, capace di consentire una realizzazione rapida e ben monitorabile del progetto.

Si presenta qui il progetto nel suo insieme, con particolare riferimento a: